SCALEA & DINTORNI

Il Territorio

Il territorio, quale è quello dell'Alto Tirreno Cosentino urbanisticamente, si presenta come una vera e propria città diradata, avente Scalea come centro di un'area su cui gravitano, in un raggio medio di 10 Km, i Comuni di San Nicola, Praia a Mare, Tortora, Aieta, Papasidero, Santa Domenica Talao, Santa Maria Del Cedro, Orsomarso, Grisolia, Maierà, Verbicaro, Diamante, con popolazione complessiva  residente di circa   60.000 abitanti compresi i comuni di Belvedere Marittimo, Bonifati e Cittadella, più distanti, che fanno parte, comunque del Distretto Scolastico n° 21.

Questo territorio intercomunale, caratterizzato da un continuum sul piano culturale e socio-economico, nonché sul piano geomorfologico ed urbanistico, sostanzialmente non presenta soluzioni di continuità.                              

Nell'arco di un ventennio il territorio di Scalea ha fatto registrare una radicale trasformazione delle coordinate di sviluppo socio-economico. Da un'economia essenzialmente agricola intorno agli anni ’60, è andato assumendo , in particolare lungo la fascia costiera, le caratteristiche di un’ area di interesse turistico. Questo passaggio brusco, accompagnato da pesanti fenomeni di speculazione  edilizia e da forme atipiche di occupazione ha favorito, sia pure in modo lento la crescita di nuovi ceti sociali (impiegatizio, commerciale, imprenditoriale).

Paradossalmente, però, accanto ad un tenore di vita più agiato e pervasivo, si vanno  registrando forme acute di disgregazione del tessuto sociale e culturale, con il dilagare delle caratteristiche  negative del "nuovo", come  il consumismo, una microcriminalità diffusa, la droga, quest'ultima come fenomeno soprattutto giovanile. Si è, insomma, in presenza di uno   sviluppo di situazioni inquadrabili all’interno di una cultura dell’effimero.                                                   

In relazione, dunque, a tale contesto risultano prioritari, anche se non riconosciuti consapevolmente, alcuni bisogni:

  • di socializzazione e di interazione con il tessuto sociale e culturale del territorio;

  • di autostima, al fine di percepirsi positivamente in un contesto fortemente dinamico;

  • di sicurezza affettiva per riconoscersi ed essere riconosciuti come titolari di diritti di cittadinanza nel contesto locale, nazionale ed europeo;

  • di realizzazione di sé nel senso di voler esprimere le proprie potenzialità e  percepirle come riconosciute;

  • di fiducia nelle istituzioni, come senso di  appartenenza alla  comunità civile;

  • di competenza, come bisogno di superare il gap tra il bagaglio individuale di strumenti e linguaggi   e il know - how  che  il settore lavorativo a cui si aspira richiede.

  • Scalea.. ieri e oggi

    Scalea è un comune di circa diecimila abitanti situato a nord della  provincia di Cosenza. E' collocato al centro di un’area distrettuale a forte vocazione turistica, comprendente 14  Comuni che si affacciano sul golfo di Policastro che fa da cornice a  ben tre regioni: la Campania, la Lucania e la Calabria.

    Scalea offre al visitatore una gamma notevole  di opportunità. L'attrazione più evidente della Città  è il suo mare, con una linea di costa ora lineare e pianeggiante ora frastagliata e ricca di grotte marine, paradiso per le immersioni subacquee: un mare, però, troppo esposto al rischio di inquinamenti e  verso cui occorrerebbe convogliare risorse e energie per assicurarne la tutela.

    Non meno interessante è la sua storia millenaria, uno dei pochi borghi marinari che ha sfidato nei secoli i pericoli e le insidie delle frequenti incursioni piratesche. In questo territorio così particolare, lambito da un mare solcato un tempo da naviganti greci e romani,  il visitatore si trova subito  immerso in un ambiente  che parla ancora, sia pure debolmente a causa delle ferite inferte al territorio dalla speculazione edilizia, con i suoi reperti e con  le sue testimonianze, di presenze significative che hanno nel corso dei secoli improntato della loro cultura i costumi , le tradizioni e la lingua dei loro abitanti. Sede di insediamenti fin dalla preistoria, la torre Talao ha restituito reperti del paleolitico di notevole interesse archeologico e scientifico. Insieme al suo entroterra ha accolto nei secoli insediamenti  di Enotri, di Lucani, di Greci , di Romani  che hanno lasciato da Tortora a Belvedere Marittimo le tracce della loro presenza. Nell'alto medioevo, poi,  ha visto il fiorire di centri religiosi e culturali. In tutta l'area che dal mare si estende per chilometri  nell'entroterra fin nel cuore del Parco del Pollino, grotte, ruderi, chiese sparse in luoghi inaccessibili testimoniano la forte e incisiva  presenza del monachesimo basiliano.